mercoledì 24 dicembre 2008

Il meglio del 2008 (e il peggio)

I criteri sono semplici: la pubblicazione, in Italia, nell'anno 2008.

Una buona annata, per brevità condenserò il meglio in 5 titoli:

1. Richard Powers, Il fabbricante di eco

2. Don DeLillo, L'uomo che cade

3. Junot Diaz, La breve e favolosa vita di Oscar Wao

4. Newton Thornburg, La strana vita di Cutter e Bone

5. David Leavitt, Il matematico indiano


Riguardo al peggio, fortunatamente, le scelte sono più semplici, perché ho letto pochi libri davvero orrendi, ma tra questi pochi spiccano:

1. Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi

2. Thomas R. Pearson, Breve storia di una piccola città

3. Patrick Fogli, Il tempo infranto

4. Anne Holt, Quello che ti meriti

5. Andrea Vitali, Dopo breve e penosa malattia


Il libro di Giordano, in particolare, si segnala per la sua assoluta inutilità. Anzi mi correggo, il volume è utile in quanto permette di capire qualcosa sui lettori: chi apprezza questo genere di spazzatura, della letteratura non capisce niente, o quasi.

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