giovedì 7 luglio 2011

L'Indice dei libri del mese e il concorso con il trucco.

Nel tentativo di aumentare gli accessi alla versione online de L'Indice, verso metà aprile è stato indetto un concorso in cui si doveva inviare una scheda di massimo 2.400 battute. Tale scheda sarebbe stata sottoposta al giudizio dei lettori (in teoria a ogni accesso sarebbe dovuto corrispondere a un voto... in teoria). La scheda vincitrice, secondo la redazione, in base ai voti è quella su un saggio: il problema è che di voti pare averne ricevuti anche troppi cioè più di 14.000 (la media è di circa 2.000-3.000 voti poi ovviamente le schede messe sul sito a giugno hanno ricevuto meno voti, per una semplice questione temporale). Anche ammettendo che tutti i visitatori del sito abbiano votato per la scheda vincitrice pare difficile credere che questa abbia ricevuto oltre 14.000 voti! In pratica è come se in una circoscrizione composta da 5.000 elettori un candidato ricevesse 14.741 preferenze: strano?

Ovviamente sì, visto che il responsabile del sito a una mail in cui si segnalava l'anomalia rispondeva: "Posso dire soltanto che ci siamo messi in moto per scovare il programma impostato per votare e ottenute le "prove" prenderemo i provvedimenti necessari".
Bene: cosa hanno fatto? Hanno premiato la scheda incriminata (non mi esprimo circa la responsabilità di alcun hacker o persona, per esempio potrebbe essere stato fatto tutto all'insaputa dell'autore del commento; una così smaccata "truffa" rilevabile con la semplice matematica, senza algoritmi, ma con banali addizioni, porta discredito; di sicuro su chi avvalla un risultato palesemente irreale). La mia proposta, che mi escluderebbe dalle premiazioni, sarebbe quella di considerare validi solo i giudizi della redazione e di sospendere le premiazioni tramite voto (se non si hanno i mezzi tecnici, ma neppure un minimo di buon senso, allora è meglio astenersi).
Non era poi tanto difficile capire che il concorso era stato truccato, dato che il numero degli accessi nell'arco dei mesi tra apertura e chiusura del concorso escludeva la possibilità che una scheda raggranellasse tutte queste preferenze.