Uscito verso l’inizio dell’anno “Vampire Weekend”, album di debutto per un gruppo della Columbia University, è nato mescolando gli angoli più brillanti della musica indie con l’afro beat e la melodia pop. Non vedo disco migliore per conclud

Naturalmente ho anche una playlist per i volenterosi. Una volta mettevo musica al Circolo Pueblo di C.so Palestro a Torino, ma i proprietari, appartengono a quella odiosa categoria di persone che dell’ipocrisia hanno fatto un’arte, in grado di protestare per i diritti umanitari in Birmania, ma lieti di fregarsene se una persona sta male a 50 metri da casa loro. La differenza in tutto è importante. Se un mondo diverso è possibile, persone tanto squallide non dovrebbero farne parte… sogni.
Happens to us all otherwise…
1. Killers “Shadowplay” (Control – Ost)
2. The Long Blondes “Guilt” (Couples)
3. Of Montreal “Wicked Wisdon” (Skeletal Lamping)
4. Vampire Weekend “Cape Cod Kwassa Kwassa” (Vampire Weekend)
5. Drive By-Truckers “3 Dimes Down” (Brighter than creation’s dark)
6. Okkervill River “Lost Coastlines” (The Stand In)
7. Death Vessel “Jitterakadie” (Nothing is precious enough)
8. Bound Stems “Happens To Us All Otherwise” (The family afloat)
9. Ryan Adams “Go easy” (Cardinology)
10. Cat Powers “Metal Heart” (Jukebox)
Queste canzoni non potete ascoltarle al Pueblo: dubito che posseggano gli originali… esiste la pirateria, è vero, e potrebbe essere [uso il condizionale: non esprimo un dato di fatto certo e visto più volte con i miei occhi] potrebbe essere certamente nello stile del locale... mah...
Ascolto "Vampire Weekend" e sorrido.
Le canzoni, i suoni, le parole mie o solo lette sono sempre per la mia ragazzina con i capelli rossi. Sempre.