Per pubblicizzare l’uscita del nuovo romanzo di Baricco, si fanno le cose in grande: copertina de Il Venerdì che preannuncia un articolo-intervista (in pratica un monologo) di 5 pagine, contando l’apertura con la foto di Baricco su due pagine. Mr Gwyn è il titolo dell’ultima fatica (160 pagine) dello scrittore che ha:
-fondato una scuola di scrittura
-creato,
anni fa, una trasmissione televisiva (anche gradevole)
-dato vita a
diverse forme teatrali
-diretto un
film (lo avete visto?)
Fin qui
nulla di male, se non fosse per l’abilità di Baricco di inserire senza pudore
temi autoreferenziali-reverenziali nell’intervista. Un esempio, credo, possa
bastare:
“Fondare una
scuola, aprire un teatro, inventare un certo modo di fare televisione sono
operazioni più simili all’arte che all’artigianato. L’iPhone è certamente
più vicino [all’arte] che non Infinite Jest di Foster Wallace”.
E qui, per evitare sproloqui, meglio tacere.
NOTA: Il libro "Mr Gwyn" è più vicino, come dimensioni, a un iPhone (scatola esclusa) che a Infinite Jest...
8 commenti:
Fantastico! Adesso so da che cosa devo guardarmi nei prossimi mesi.
Dopo «Senza sangue» ho solennemente giurato di non aprire più un libro vergato dalla geniali mani di Baricco. Al quale evidentemente non è piaciuto Infinite Jest. Immagino la disperazione di D.F.Wallace.
Grande commento. Io non ho mai letto un libro di Baricco, perché sono uno snoot pieno di pregiudizi. Ora so di aver fatto bene... CIao. r
Quoto Roberto...
Di Baricco ho letto: Seta, Oceano mare, City e Castelli di rabbia... poi ho capito che creava tanti specchietti per i lettori (allodole)... da allora l'ho proprio disprezzato. La battuta su Infinite jest mi offre un'insindacabile conferma.
Sempre sul Venerdì (11-11-2011) a pagina 127 Moresco replica a Baricco. La sintesi: ma datti fuoco nanerottolo buffone! (Poi ognuno interpreta come preferisce).
Anche a me non piace Baricco (lessi tempo fa un suo libro e qualche pagina di un altro.. non faccio titoli), però è bravino nel raccontare la letteratura. Lo sto seguendo di domenica su repubblica nelle sue segnalazioni dei libri migliori del decennio e già mi sono segnato due titoli (poi certo dovrò verificare se mi aggrada davvero la loro lettura, però intanto ho preso seriamente in considerazione quei titoli).
Su Infinite Jest.. beh, per metà nemmeno a me è piaciuto. Il consenso unanime non so da dove nasca giacchè lo trovo un libro abbastanza difficile (anche se c'è da considerare che chi compra IJ si presuppone che sia sulla migliore strada per apprezzarlo).
C'è qualcuno che piace e c'è qualcuno che no; a me piace Baricco,non si può pretendere che quello non piace a me non deva piacere a nessuno. Teresa J.
"Non deva": bisogna aggiungere altro?
Q.E.D.
Buone vacanze,
E.
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