mercoledì 8 aprile 2009
La voce del sindaco di Nathaniel Rich
Nathaniel Rich, giovane editor della rivista letteraria "The Paris Review", pubblica un libro che si presenta subito articolato, guizzante, come un pesce che non riesce a stare fermo. La scrittura è fluida e precisa, ridondante ma senza esagerare: Rich conosce la linea che separa la ricchezza espressiva dalla pomposità.
"La voce del sindaco" è un contenitore di storie, che si inseguono, si incrociano, giocano le une con le altre, come bambini in un cortile. Due i filoni principali: uno narra le vicende di Eugene Brentani, giovane figlio di italiani trapiantati in America, una passione per la letteratura e soprattutto per Constance Eakins, scrittore prolifico, visionario, cinico. Eugene lavora per una ditta di traslochi con Alvaro, personaggio quantomai singolare - dalle mirabolanti doti seduttive - che sostiene di aver scritto un meraviglioso romanzo in un linguaggio che nessuno riesce a capire. La vita del giovane cambia quando casualmente entra in contatto con Crisholm, biografo di Eakins e suo grande amico. Da qui si dipana una storia che coinvolge il giovane in un amore folle per la figlia di Crisholm, Alison (ma anche Agata, Sonia, Alice), in un viaggio visionario verso il Nord Italia, in una carambola di avventure tra mito letterario e realtà, tra finzione e autenticità.
Eakins è morto? Eakins esiste? Sulle tracce della figlia di Chrisholm, Eugene troverà lungo la strada individui che sembrano usciti dalle pagine dei libri di Eakins, e forse (ma solo forse) è davvero così. Labirinti che portano verso una conclusione, o un nuovo inizio, solo la nostra immaginazione potrà completare il quadro.
Il secondo filone racconta una grande amicizia, un grande amore, di nuovo un viaggio, una ricerca: il vecchio Schmitz, perduta la moglie, si mette sulle tracce dell'amico Rutherford - vecchio compagno d'armi - partito per l'Italia e forse smarrito nelle nebbie delle trappole mentali.
Due storie senza soluzione di continuità, unite dall'ombra del mito, dall'amore per la scoperta, per le domande.
Inventiva, lucidità, intelligenza: un ottimo mix per affacciarsi sul panorama letterario.
Per chi ne avesse voglia, qui il link al sito di Nathaniel Rich: molto ben fatto, originale e curioso, raccoglie sezioni che contengono le copertine delle opere di Eakins, tracce della sua vita, frammenti, sempre a ricordare quanto sia labile il confine tra vita e letteratura.
"Ogni volta che riveli un segreto a qualcuno" disse Eakins, "una parte di te muore. Uno conosce se' stesso in base ai propri segreti. Se riveli tutto resti vuoto - solo una serie di fatti nella mente di altre persone. Per anni ho rivelato i miei segreti nelle mie opere. A volte direttamente, come nei libri di memorie, e a volte indirettamente, come nelle poesie e nelle opere di narrativa. Rivelo le mie perversioni più oscure, le mie colpe, la mia paura e la mia rabbia, anche se offrono di me un'immagine negativa e irrazionale. Mi stavo lentamente uccidendo..."
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