domenica 19 aprile 2009
The Decemberists: The Hazards of Love
Con "The Hazards of Love" prende forma un racconto musicale che sfrutta melodie e testi per condurre l’ascoltatore nell’universo cupo e insieme brillante dei Decemberists. Il gruppo porta alle estreme conseguenze il discorso iniziato con "The Crane Wife". Racconti dell’orrore e di amore, passioni filtrate dal suono della chitarra e dalla voce di Colin Meloy. Come in “Tommy”, l’opera rock è un lavoro bizzarro di cuciture e incastri. Duetti e scene da musical si intervallano all’indie rock classico: il racconto è fiabesco e, come tutte le fiabe, tenebroso. Uno dei migliori dischi ascoltati in questo 2009 e, sicuramente, un raro concept album privo dell’eccessive spigolosità dovute dal maneggiare un’idea: la musica si piega con eleganza ai bisogni del racconto. Qui la passione è padrona.
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