N.B.: io lavoro a partire dalle 14.00...
A me:
Su "La Lettura" (inserto del Corriere n.d.r.) ieri Geda viene massacrato senza pietà in puro
stile Baranelli.
Ormai fai scuola.

Letto, letto... Da notare che racconta anche il finale (mettendolo in ridicolo), così casomai uno volesse prendere il libro sa già come finisce (è una particolarità da bastardi senza gloria -citazione da un noto film, quindi non diffamante- n.d.r.) che si può utilizzare con [omissis: nomi di vari autori italiani n.d.r.] e continua tu; comunque non sempre altrimenti il lettore vede la firma di Daniele Giglioli e si ferma...); poi è anche vero che le informazioni lette sui quotidiani sono generalmente immagazzinate nella memoria a breve termine per cui a chi ha letto l'articolo, sotto natale non verrà in mente il finale, ma piuttosto che il romanzo fa schifo e l'autore è solo un gran [omissis]...
Comunque io già stigmatizzai in due righe quella [omissis] precedente...
[omissis]

[Omissis: frase molto politicamente scorretta che potrebbe condurre ad un azione legale].
A me:
[Omissis]
D'Orrico è completamente andato. Anche l'ultimo Ongaro, che lui
spaccia per capolavoro, non vale un decimo dell'Ongaro di qualche anno fa (va be', lui [omissis], quindi ci sta che il libro nuovo non sia granché, anche se i refusi a Piemme glieli potevano correggere, ce n'è uno per pagina quando va bene).
Fine?
P.S.
Per la serie anche un orologio rotto può segnare l'ora giusta due volte al giorno, nell'inserto di domenica 18 dicembre, D'orrico coglie un ambo di quelli tosti con i suoi voti a De Luca e Mazzantini: rispettivamente 3 e 1,5 (o forse 1...), con una recensione breve, ma piuttosto pungente chiamata "Delusioni parallele".
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