
L’autore alterna vari punti di vista, così l’io narrante può essere Matti, che illustra il suo progetto e la sua situazione, oppure Helena, o i vicini di casa, o la polizia, o un agente immobiliare. In questa narrazione divertente e malinconica, con un grande ritmo, Kari Hotakainen non nasconde una critica molto dura al sistema di vita Finlandese.
Nella preparazione da stratega bellico, Matti si appresta a raggiungere il suo obiettivo e in questo percorso apprendiamo molto. La “villetta” ha il suo clan di sostenitori e anche il suo organo di stampa, “Casa Giardino”: in un articolo uno psicologo spiega i vantaggi del vivere in una villetta unifamiliare, la bellezza e la tranquillità del giardino fiorito. Altro elemento cruciale è l’essere un reduce, condizione che Ma

Tra vicini del condominio che sfiorano la paranoia, agenti immobiliari sull’orlo di una crisi di nervi, abitanti di villette disposti a tutto, Matti muove i suoi passi verso il sogno. Diventato anche un film, “Via della Trin

Alla fine quello che non ho capito è perché una persona dovrebbe volere una villetta a Helsinki: “D’inverno, poi, qui di cielo non ce n’è neanche un po’, l’alone delle luci nasconde le stelle e le gomme chiodate raschiano l’asfalto”. E sì, Helsinki non è Villasimius.
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