sabato 20 giugno 2009

Nouvelle Vague, Malcolm Middleton e...

Il terzo album dei Nouvelle Vague (il titolo è semplicemente "3") è piacevole, ottime le interpretazioni, come sempre. Si parte con Master and Servant e si continua con Blister in the sun, tra una versione lenta di God Save the Queen e un'altra stravolta di So Lonely, il disco termina con Such A Shame. Copertina e soprattutto libretto sono pessimi (ho una copia con su scritto "ltd 3", magari esistono copie diverse): ma si vede che è molto cool rendere illeggibile il booklet coprendo le lettere con i titoli delle canzoni, e stampare i caratteri sbiaditi, sembra che l'abbiano messo in lavatrice.

Completamente diverso, anche nella stampa, il nuovo lavoro di Malcolm Middleton, ballate cesellate con cura di cui troverete i testi nel booklet (tutto in cartone come si usa fare da alcuni anni) belli in ordine. Un album rilassante "Waxing Gibbous", a tratti malinconico, ma che sorvola la tristezza. Ve la fa vedere da lontano, e voi siete rilassati altrove, ad esempio in una stanza con il vostro amore e magari anche con l'aria condizionata, bei libri intorno ecc. ecc.

E mi accorgo che non ho nominato altri acquisti come "New Tide" dei Gomez, un discreto lavoro, la seconda canzone rimane in testa, non ora perché sto ascoltando "Coming from reality" di Rodriguez.

Sixto Rodriguez ha visto la recente ristampa dei suoi album degli anni 70 (questo in particolare è del 1971 e contiene 3 bonus track), molto meglio della nota raccolta Sugarman. Qui si apprezza la bravura di questo Bob Dylan, nato a Detroit, ma di origini messicane. Un gran bel disco, da ascoltare.



Bello anche il disco di Neko Case "Middle Cyclone". Booklet senza testi, ma divertente. Un disco che scorre via con rabbia e poesia.


Le stesse qualità che si ritrovano, a tratti, nell'ultimo album di Ben Harper, "White Lies for Dark Times", bellissima la sesta canzone, "Skin Thin".

E per finire "Around The Well" di Iron and Wine, Sam Beam raccoglie canzoni apparse in colonne sonore ed EP fuori commercio: il risultato è un buon lavoro, se non ai livelli di "Our endless numbered days" o di "The Shepherd's Dog", questi due CD sono imperdibili per gli appassionati (un EP io l'ho ordinato direttamente dal loro sito, mi è arrivato da Athens, Georgia, mi hanno anche regalato una spilletta...).

1 commento:

Davide Mana ha detto...

Sempre bello vedere che c'è qualcuno che apprezza Neko Case.